Wednesday 4 February 2009

archivio (40) La prima e ultima volta

(24 May 2005)

Yuck. 
Dopo tre giorni su e giu' per le montagne della Cordigliera Annamese finalmente un telefono. Comporre il numero 1269, password vnn1269. Connesso col modem, a 28.8 lumachesco. Ma tant'e'. 
Posta, alta posta, forum. 

Mi sento un po' di schifo stasera. E' stata la cena. In questi giorni fra i Hmong della provincia di Phu To ho mangiato accettabilmente, spesso seduto a gambe incrociate su un pavimento di bambu', caldo appiccicoso all'ombra dei tetti di palme. Maiale, manzo, verdure locali al vapore. Io ormai mangio tutto, e il vino di riso lo tollero, anche se e' ora di pranzo - tanto qui bevono sempre. Ma a quanto pare ai locali e' piaciuta questa cosa che uso i bastoncini e non rifiuto niente. E' da due giorni che mi ripetono appena torniamo in citta' ti portiamo a mangiare una cosa tradizionale nostra. Questi i vietnamiti, non i Hmong. 
Ora io non e' che mi scomponga per il cibo. In qusti anni in giro ho mangiato di tutto. Zebu' crudo, struzzo e gnu in Africa. Vermi, serpenti e scorpioni fritti in Cina. Vegetali bolliti a morte in Inghilterra. Eppure stasera, finalmente di ritorno nel capoluogo provinciale, la polvere della pista nel naso e nelle orecchie, mi hanno detto Alle sette si va a cena. Ti portiamo al ristorante dove cucinano il cane.

Sapevo di questa cosa che hanno i vietnamiti per la carne di cane. Speravo di evitarlo. E invece no, ospite e tutto quanto. Il locale e' un posto squallido, soffitto alto di plastica marrone, pareti spoglie, luci al neon e tavoli di formica. Siamo forse dieci. La collega nuova di Hanoi, donna indubbiamente intellettuale, cittadina e sofisticata mi fa Se non lo vuoi ti ordiniamo qualche altra cosa... Ma c'e' il segretario del Partito, il direttore dell'ufficio sanita', altra gente con cui sono stato in giro in questi giorni. Non posso sottrarmi. O meglio potrei, ma ci perderei la faccia. Faccio un patto con me stesso. 

La carne in se' e' cosi' cosi'. Sapore forte, ma mai buona come un castrato arrosto. La portano cotta a spiedini (Oh. E' la coda del cane a fette quella?), affettata al vapore (Ma era grasso questo cane. Certo non e' uno di quelli che abbiamo rischiato di investire attraversando i villaggi..), fatta a salsicce (!). E il fegato - di cane - con le cipolle, ovviamente. Magari sono stati i maledetti francesi a insegnarglielo. Per nascondere il sapore producono una salsina di gamberi, un'altra di pesce (Col cane? Salsa di gamberi? Sara' stato un pescecane...). Ridono, i folli, alle minchiate che dico per non pensare all'animale vivo, giocherellone, amichevole, scodinzolante. Mangiarsi il cane? Ma veramente avete le priorita' sottosopra voi ragazzi. Col porco che c'e' qui vi mangiate il cane? Ma nemmeno i cinesi, se possono evitare....
Per annaffiare, vino di riso. Il segretario del Partito tira fuori una fialetta di vetro dalla tasca, e vuota il contenuto nella bottiglia. Il liquido incolore diventa di un bel giallo piscio. Riempie bicchierini in giro, brindisi. Sa vagamente di limone. Yuck. E' bile d'orso. Buona per tutti i malanni. E meno male che sei un medico con laurea a Parigi, scemo di guerra, NON gli dico ma ci vado vicino, pensando all'orso della foresta chiuso in gabbia per anni con una ferita aperta nel ventre da dove ogni qualche giorno gli siringano via la bile per questi qui. 

Assaggio tutto, anzi mangio proprio. E bevo. Tutti contenti. Gli americani e gli inglesi non le mangiano queste cose, mi dicono tutti felici. E certo, penso io. Me lo vedo l'inglese che si mangia il cane. Come si mangiasse uno della famiglia, chesso', il cugino. Non riesco a togliermi dalla mente gli occhioni liquidi, orecchie e lingua penzolanti, il pelo lungo e la voglia di giocare con me che l'ultimo cane che ho avuto aveva. 

Finito, ultimo brindisi, saluti, si va. Per questa volta, e solo per questa. Datemi le uova delle formiche della foresta anche ogni giorno, come il mese scorso fra i Kachin. Ma il cane, mai piu'. E la prossima volta che tornero' qui - perche' devo - ve lo diro', cosa ne penso delle vostre preziose tradizioni. Mangiarsi il cane come se fosse una cosa speciale. Barbarico, da carestia infinita. Puah.

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