Wednesday 4 February 2009

archivio (48) I have beheld

Com'era...? "ho visto cose che voi umani..." oggi mi e' capitato, fortissimo. L'inglese antico ha una espressione apposta, quando uno vede qualcosa a lungo immaginata, oppure mai immaginata: I have beheld. Ha una maggiore gravitas rispetto ad I have seen, il semplice 'ho visto'. 
Insomma, "ho visto" non basta, ma che altro c'e' in italiano? Ho ammirato? No. non da' l'idea di come e quanto la vista ti prenda e ti (mi) lasci a bocca aperta. Forse un'opera d'arte puo' dare l'idea. Ma questa cosa, questo posto, questo colossale testamento al lavoro manuale io non sapevo nemmeno che esistesse, cosi' come fino a venti anni fa non lo sapevano nemmeno gli stessi cinesi. Poi un fotografo passo' da questo posto, scatto', e la voce si sparse. Dimenticate la Grande Muraglia: vale la pena di venire in Cina solo per questo. 

Yuang Yuan si chiama il posto. Le terrazze di Yuang Yuan. Cercate con Google immagini "Yuang Yuan terraces". Da' solo una pallida idea, non e' come vederle apparire una mattina come un tardo sogno, curve armoniose di acqua con dentro il cielo che scompaiono in lontananza fra le nebbie che si alzano dalla valle del Fiume Rosso, invisibile duemila metri piu' in basso e venti chilometri piu' in la'. Io non riesco a spiegare, nemmeno ci provo oggi. Forse quando la mia mente avra' afferrato un po' la loro l'immensita', e i forse (dicono) settecento anni di lavoro degli Hani che le hanno prodotte. E non hanno nemmeno finito: ci stavano ancora lavorando stamattina. 

Vorrei, davvero, che foste stati tutti lassu' con me oggi, per provare il senso del meraviglioso. Questa immagine di Yao Sun-tong non da' l'idea, per niente. Mostra solo di cosa vaneggio. (PUI mode off)

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