Wednesday 4 February 2009

archivio (21) Il Re dell'Inferno

Il re dell'Inferno (2004)

La custode del tempio Tao di Xiangyun e' una vecchina curva. Ha dei vecchi pantaloni sformati e una lunga giacchetta di lana. Bracciali di giada scarsa e vecchio argento le coprono le rughe dei polsi. Ma sorride leggermente mentre mi fa strada nel cortile del tempio. Sembra un piccolo chiostro, a modo suo. Colonne di legno sorreggono i quattro lati, tegole di ceramica rossa scendono verso le grondaie di legno, e gli angoli dello spiovente del tetto hanno il riportino all'insu' cosi' comune in estremo oriente. Al centro, una vasca d'acqua coperta dall'ombra dei salici, e sopra l' acqua che mormora alla notte giovane, un ponticello. 
La vecchina si dirige verso il lato destro del cortile. Sotto i portici di legno una lunga parete a finestre di vetro pieno di bolle d'aria racchiude, mostrandolo, un presepe infernale. Statue di gesso dipinto raffigurano la dannazione del Tao, e cio' che aspetta i dannati quando, dopo morti, si presenteranno al Re dell' Inferno per essere giudicati, e casomai spediti in uno dei diciotto gironi di sofferenza. La lunga camera dietro il vetro e' gremita di statue. In alto, i peccati: due amanti dividono un pipa di oppio. Un ladro fugge con un sacco sulle spalle. Una madre strangola il bambino. Un omicida con le mani insanguinate. Un grasso usuraio con tasche e vestiti gonfi di denaro....dozzine di statue, una addosso all'altra, i visi contorti, gli occhi malvagi resi efficacemente dall'arte di chi le ha fatte. Piu' vicino al vetro su cui ho appoggiato il naso per vedere bene, una trincea scavata in terra, le porte dell'inferno. Demoni con teste di cane o di diavolo torturano i peccatori in arrivo. Un diavolo infila un gancio di ferro nella lingua di un disgraziato. Un altro inforca il braccio di un altro. Altri demoni tagliano il seno ad una donna. Pezzi di corpi buttati a caso nella fossa, sofferenenze terribilmente dantesche si accavallano al di la' del vetro. 

La vecchia mi spiega come funziona: Il Re dell'Inferno, quello li' in alto, la statua piu' grande, circondata da guardie con spade e scribi con rotoli, guance rosse, treccia ai capelli e baffi alla Fu Manchu giudica i morti. Se sono stati virtuosi in vita li manda via, verso un altro paradiso, ma un altro tempio. Questo e' dedicato all'inferno. La singola lampadina appesa in un angolo aumenta il dramma e i contrasti nella scena davanti a me. 
Chiedo se ci sia redenzione. 
"E' compito dei discendenti dei morti redimere le anime dei loro antenati. Devi fare cosi: scrivi su un pezzo di carta il nome di chi vuoi redimere. Scrivi anche la sua storia, cosa ha fatto, cosa non ha fatto di male. Sii preciso. Poi porta la lettera qui al tempio con un offerta, anche 50 yuan bastano, e lasciala qui per il Re dell'Inferno. Ci sono piu' di mille richieste come la tua che aspettano la sua decisione. Vieni, prima devi pregare che ti ascolti".

Mi guida verso il lato del cortile opposto all'entrata. Un grande portone di legno laccato di rosso conduce alla sala principale. Il Re dell' Inferno e' li, enorme, sull'altare, circondato dalla sua corte e attroniato da due draghi. Ai lati, otto grandi (grandi!) statue in forma umana: quattro guerrieri e quattro civili. Per terra di fronte al re, vecchi cuscini sformati.
Seguo le instruzioni (c'e' chi traduce) e mi inginocchio davanti all'altare. La vecchina sparisce un istante e torna con un bacile di ferro, una mazzetta, e un fascio di bastoncini di incenso. Ad uno ad uno prendo tre bastoncini, con entrambe le mani, e li conficco nel braciere che ho davanti. La vecchia colpisce il bacile con la mazzetta e il bacile diventa campana, rintocchi che accompagnano il suo mormorare alla divinita'. Mi prostro tre volte a mani giunte, e mi accorgo che non devo fare nessuno sforzo per tenere la faccia seria: sono serissimo. I rintocchi finiscono, mi alzo, altri tre inchini. Posso andare, il dio aspetta la mia lettera e la prendera' in considerazione, ma non e' detto che accolga la mia richiesta subito. 

Esco e attraverso il ponticello nel cortile: l'acqua porta fortuna. 
L'ultimo lato del tempio ha altre statue, ancora inferni. Saranno centinaia. In fondo la scena cambia: un messo del Re legge il futuro da un rotolo alle anime la cui redenzione e' stata accettata, e le rimanda sul mondo: le ultime dozzine di statue sono di gente normale, come quelli vivi fuori del tempio, vestiti e cappelli come oggi. E tutti voltano le spalle all'inferno, e camminano verso la loro seconda, o ennesima, occasione di fare bene per ottenere il bene.

Lascio un'offerta, vado.

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