Wednesday 4 February 2009

archivio (10) Il Nonno a Hong Kong IV

Mi sono preso qualche giorno di vacanza per stare col nonno. Piu' che amor filiale e' perche' mi fa divertire. Manco da casa sua da tantissimi anni ormai, e queste occasioni lui e io insieme non le abbiamo avute quando io ero ragazzino.applaudit.gif 

Oggi siamo usciti presto, come al solito. La routine si e' stabilita: accompagniamo le bambine alla fermata dello scuolabus, e quando loro sono andate ci incamminiamo, lui davanti ed io accanto, mezzo passo dietro, a prendere il caffe' al suo bar. Dopodiche' abbiamo preso la metropolitana a Fortress Hill e siamo scesi a Wan Chai. La metropolitana affascina il nonno: le scale mobili che scendono profondamente nella roccia, le stazioni labirintiche, i treni con l'aria condizionata..gli piacciono molto. E la tessera magnetica al portatore che basta appoggiarla al cancelletto girevole per entrare lo manda in brodo di giuggiole.
"Ma davvero questa tessera vale anche per l'autobus?"
"Si papa'. e per il tram, il traghetto, le piscine comunali..."
"Senza fotografia?"
"E a che serve la foto? Basta che ci sia il credito, dentro..."
"Caspiterina! Tu paghi prima, loro intanto si prendono i soldi e poi a poco a poco ti danno i servizi!"
"Mica male, vero? e se non ti serve la puoi prestare a chiunque"

Scendiamo a Wan Chai, camminiamo fra le bancarelle di cibo cinese e le torri di vetro e acciaio che sono l'essenza di questo posto. Andiamo a prendere il traghetto per Kowloon, lo "Star Ferry".
"Ma cosi' piccolo e' il traghetto? E fatto di legno?"
"Papa'...la vedi la terraferma la' di fronte? Cinque minuti di traversata. Quanto avrebbero dovuto farlo grande?"

La giornata e' bella. Il braccio di mare fra l'isola di Hong Kong e Kowloon e' calmo, e pieno di natanti come sempre: i traghetti vanno e vengono ogni pochi minuti, facendo lo slalom fra pescherecci, sampan a motore, bettoline, chiatte da carico, navi da crociera, rimorchiatori e molto altro che invece attraversano lo stretto per lungo, andando e venendo dalla foce del fiume delle Perle e le dozzine di isole dell'arcipelago. 
Seduti sulle panche di legno del ponte superiore, all'aperto ma sotto la tettoia, facciamo i turisti: ci facciamo le foto con l'autoscatto, indichiamo i punti salienti, ammiriamo la capacita' del capitano di evitare barche e barchette. Il traffico (in mare) e' notevole. smile.gif 

In pochi minuti arriviamo. Il traghetto accosta, il marinaio vestito da marinaio abbassa il ponte levatoio, e scendiamo. All'uscita del terminal traghetti un giovanotto baffuto, ovviamente indiano, ci accosta per offrirci dei depliant. Io lo evito automaticamente, ma dopo altri due passi mi accorgo che il nonno invece si e' fermato ed e' gia' immerso in animata discussione col tipo, il quale punta col dito sul depliant e lo chiama "sir".
"Vieni qui, vieni qui. Leggimi questo che e' in inglese"
"E' la pubblicita' di un sarto, papa'"
"Lo vedo questo, giovanotto. Spiegami qui: 1.800 dollari di Hong Kong per che cosa?"
"Giacca, pantaloni, gilet, due camice, cravatta, blazer omaggio, su misura"
"Che sarebbero..."
"A otto dollari e mezzo di HK per euro, circa duecento euro"
Mi guarda con i suoi occhi chiari. Scorgo uno scintillio divertito.
"E dove'e' questo sarto?"
'Fammi vedere...Salisbury Road...qui vicino, a taglio dell' hotel Peninsula"
"Andiamoci".
blink.gif 

No comments:

Post a Comment