Monday 16 February 2009

Storia forumistica personale (1)

Non so quanto possa interessare, ma l'altra sera ricostruivo per me stesso il percorso forumistico (si puo' dire 'percorso forumistico'?) che mi ha portato infine a fare un blog. Ho pensato di scriverlo, in breve (liar!), memore della dichiarazione di Maestro Titta (di Spazioforum) che 'ognuno ha il suo forumismo', o forse 'un forumismo per ciascuno non fa male a nessuno'....o qualcosa del genere comunque... tongue.gif 

Era il 1997, credo. Da qualche parte nel Corno D'Africa, dove le dita montuose dell'altopiano abissinico si appoggiano a mano aperta sulle sabbie calde dei bassopiani somali. La Telecom locale ('Telecom' e' un nome generico per definire qualsiasi autorita' governativa preposta alle telecomunicazioni) aveva appena installato il suo primo server ad accesso pubblico nella capitale, e noi (io e Pietro - vedi storie su SF) facemmo l'abbonamento. Si andava a modem, naturalmente. Credo riuscissimo a connetterci a 28.8Kbs , a notte fonda, fra una sessione e l'altra di Doom. Il problema era che dovevamo fare la telefonata interurbana per accedere al server nella capitale (il modem attaccato al filo del telefono di bachelite nera con rotella), e questo faceva salire moltissimo i costi. Quindi per qualche mese ci limitammo a sperimentare con la posta elettronica, che funzionava gia' bene. Poi conoscemmo per caso un bandito eritreo, nipote di camicia nera, orecchino d'oro come quelli che, da quelle parti, possono vantarsi di avere ucciso il leone. Lui invece di professione faceva il tecnico telecom. Dopo qualche serata a carne arrosto (zil zil tibs) e birra Harar, alle nostre rimostranze sul costo, disse semplicemente 'perche' non chiamate direttamente il server? vi costa come una chiamata locale..."...e ci disse come fare. 

Da quel momento potei passare piu' tempo in rete, e infinite possibilita' si spalancarono. 

Cercando notizie per un viaggio overland che stavamo organizzando, capitai sul sito di Lonelyplanet, all'epoca editore australiano di guide per viaggiare a basso costo, ed ora pure ma molto di piu'. Sul quel sito c'era il primo forum che io avessi mai visto, The Thorn Tree, 'l'albero spinoso', cosi' chiamato in memoria dell'acacia nel giardino dell'hotel Stanley di Nairobi, dove per lunghi anni i viaggiatori lasciavano biglietti e messaggi per amici, compagni di viaggio, o anche solo suggerimenti e avvisi per chiunque si accingesse a fare la stessa strada. 

Il Thorn Tree (TT) fu il mio primo forum. All'epoca si poteva postare senza iscrizione, ma quelli iscritti apparivano con il nick (che in inglese si chiama 'handle') in un bel blu profondo, gli altri in nero. TT aveva varie sezioni geografiche dedicate al viaggiare - Africa, Asia, Americhe, ed anche una zona che noi chiameremmo oggi 'community', che da loro si chiamava 'lobby', con forum dedicati ai viaggiatori anziani, a quelli disabili, a coloro con bambini, ai gay, e - il mio preferito - 'women travellers'. Il software del TT di Lonelyplanet e' diverso da questo e dagli altri comunemente usati, sviluppato da loro stessi. C'erano i messaggi privati e la funzione ricerca ma non si potevano editare i post. C'erano gia' forse 12000 iscritti, ma la maggior parte si iscriveva solo per chiedere notizie di questo o quel posto ('c'e un ponte fra l'Australia e la Nuova Zelanda? Sono pericolosi i canguri? Cos'e' questa faccenda del visto di Isreale? e cosi' via) Nel forum 'women travellers' si formo' in breve una comunita' di donne (e qualche uomo, ben accetto) da tutto il mondo, con una larga rappresentanza di australiane, inglesi e naturalmente americane, ma anche dall'India e dal nordeuropa. Questa distribuzione geografica creava l'effetto 'turno': ad una certa ora erano sveglie le australiane, poi le europee, e piu' tardi nella stessa giornata le americane, quando in australia era gia' notte. I topic spaziavano dai consigli di viaggio ('vado in Tailandia per un mese. Mi porto i Tampax o li trovo li?' 'Che ne pensate della depilazione brasiliana prima di partire per l'Africa?' 'Vado a Parigi e Roma. Che vestiti mi porto? E che scarpe?') alle discussioni tipo Donna Letizia, popolarissime e occasionalmente creanti megathread con migliaia di risposte ('Credevo mi amasse ma mi ha tradito. Ora dice di essere pentito e che ama solo me. Cosa faccio, lo lascio o gli do' una possibilita'?). Il TT era divertente, sopratutto per la diversita' dei partecipanti e dei loro punti di vista. C'era un immane cazzeggio of course ('ho fame. ho cioccolato nel cassetto ma poi devo fare un'ora in piu' in palestra....consigliatemi! Dissuadetemi! Convincetemi!!!), litigi fra i vari gruppi di amiche che si formavano naturalmente, e fra individui in disaccordo. La moderazione era moderata essa stessa: intervenivano principalmente sui post contenenti razzismo, sciovinismo, ed altre tendenze contro il politically correct.

Ingenuamente, o forse perche' all'epoca, dopo anni lontano dall'Italia alle cose italiane pensavo ben poco, non mi venne mai in mente di vedere se ci fosse una cosa simile in italiano. Leggevo la Repubblica online e basta. 

Solo un paio di anni dopo, trasferitomi in Inghilterra, capitai per caso nel forum Off Topic del sito italianissimo Hardware Upgrade. E li c'era la guerra fra le fazioni politiche, giusto come ora. Scoprii l'esistenza di cose come il bannaggio e la sospensione. 

(1) 

referenze: 
The Thorn Tree a Lonelyplanet.com (sempre lo stesso, terza versione)
forum di hwupgrade.it (Off Topic c'e' ancora, non credo ammettano piu' discussioni politiche)

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