Wednesday 18 August 2010

Al mare. Sort of.

Per la prima volta in tutti gli anni che abbiamo vissuto in Albione, siamo andati al mare quest'anno. In Cornovaglia. Of course ha piovuto tutti i giorni. Ma dato che nel Ducato piove sempre, e tutti lo sanno, siamo andati preparati. Tenda tedesca, non una goccia d'acqua tranne quella che portavamo dentro noi. Sacchiletto, giacche a vento, fornelletto a gas (per fare il caffe' la mattina e il te' la sera), parapioggia cinese (mio, questo) piu' o meno completano l'equipaggiamento. Le figlie di KT, le quali hanno in passato avuto una sola esperienza di campeggio, molto lontano da qui, hanno aspettato la vacanza con trepidazione, ed erano talmente entusiaste all'idea che un giorno - prima di andare - mi hanno presentato quattro rotoli di spugna spessi 2 centimetri come materassi da tenda. Dopo essere inorridito sono andato a comprare quattro materassini gonfiabili, che naturalmente si sono rivelati vincenti. Una o due notti per terra si, otto no di certo. Il chilometraggio si farebbe sentire.

Ma divago. La Cornovaglia e' carinissima e molto piccola - il piedino dell' Inghilterra, quello rivolto verso l'America. A sud, l'Atlantico, a nord il mare d'Irlanda. Piove sempre ed e' verdissima, punteggiata da villaggi minerari, chiese di tutte le sette possibili ed immaginabili (un bel po' di coloro che si rifiutarono di fare il Giuramento di Supremazia sotto Elisabetta I e successori finirono quaggiu', dove si costruirono le loro chiese di pietra - come le case - in tutti gli angoli, sia nei paesi, che perse fra le colline). Il Ducato (il Duca e' Carlo) e' corollato da porticcioli dove ancora pescano, anche se non contrabbandano o pirateggiano piu'. Anche le miniere di stagno, molte delle quali risalenti a quando i romani comandavano, sono ormai tutte chiuse. Ma niente paura! La campagna e' interamente coltivata, ogni casa e' un bed&breakfast, e una buona parte degli eccentrici e degli artisti e' venuta a rifugiarsi quaggiu'. Molti si sono aperti un museo personale - quello dei trenini modello e' particolarmente bello, quello sui naufragi e' bellissimo, e quello sulla stregoneria e' piaciuto a figlia numero 1. Io non l'ho visto, sono rimasto fuori perche' era spuntato il sole. O un posto dove mangiare, o una galleria d'arte. Ed alcuni, visionari, si sono inventati cose come il progetto Eden ('eden project') - come educare alla conservazione del globo in larga scala. In un giardino con serre geodetiche giganti dentro una ex-cava - cosa alla quale gli inglesi, notoriamente pazzi per l'idea di giardino con annessi e connessi culturali, si sono subito appassionati: una folla.

Comunque, una mattina che non pioveva e c'era un bel sole siamo andati al mare. Per la prima volta da quando sono arrivato qui (that would be 1998 madam) sono andato al mare in Inghilterra. Con la famiglia. La mappa 1:50.000 e' perfetta per fare le strade B ed evitare le code ciclopiche di tutti i turisti che si spostano su e giu' in auto, camper e roulottes. Le valli che corrono da sud a nord fra le due coste sono coperti da foreste alte abbastanza da trasformare le strade in gallerie verdi e buie. Abbiamo trovato una spiaggia sulla costa nord, rientrata abbastanza fra due lati di scogliere per essere abbastanza protetta dal vento. La prima cosa strana e' stato il chiosco vicino al parcheggio (parcheggio d'erba verde in agosto): affittavano schermi antivento (un nastro di tessuto 1 metro per 3 metri con paletti per piantarlo sulla sabbia), tavole da surf si quelle corte, e mute da bagno. Non un ombrellone in vista...

Scendiamo, e' breve, c'e' ancora poca gente. Ovviamente una spiaggia per famiglie. Il mare e' lontanissimo, siamo quattro ore in ritardo sull'alta marea. Ma tanto io non me lo devo fare, il bagno.
E comunque, mentre le ragazze scompaiono tutte verso il mare - lontanissimo, sicuramente gelato - io mi sdraio, e dopo una mezz'oretta mi tolgo scarpe e calze. Ho il libro, leggo. Continua ad arrivare gente. Il rumore di mazzuoli sui paletti dei teli antivento e' continuo - sembrano i martelli pneumatici ad Hong Kong. Quando alzo la testa mi accorgo di essere circondato su tre lati da recinti rotondi di antivento piantati uno attaccato all'altro a formare un cerchio, dove gli inglesi si sistemano subito a prendere il sole - proprio come nel loro giardino, a casa. Privacy in spiaggia. Non un ombrellone in vista, eppure c'e' il sole.

La cosa mi sembra talmente strana che mi siedo dritto e mi guardo in giro per capire meglio questo fenomeno. e' come in spiaggia in Italia: famiglie, gente che va e viene dal mare (in muta da bagno pero': roba spessa e ovviamente non disegnata per camminare fino al mare...). Ma gli inglesi si sono tutti ricreati la privacy del loro giardino, e vanno al mare cosi'.

Un ragazzo chiede alla madre "sono gia' arrosato?"

1 comment:

  1. E mica me l'avevi detto che avevi aggiornato il blog!
    Sembra bella la Cornovaglia, spiagge con schermi antivento a parte...

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