Thursday 26 February 2009

Philip José Farmer, 1918 - 2009

Avevo una ventina d'anni quando, rovistando fra gli scaffali etichettati 'fantascienza' nella semioscurita' nel retro della libreria Lapaglia mi trovai fra le mani un volume edito dalla Nord: Fabbricanti di universi. Lo presi, e non ne tolsi il naso per le ventiquattro ore successive. Quello fu il mio primo incontro con Philip Jose' Farmer, autore di FS avventurosa, immaginifico, magnifico, pieno di sorprese. Tornai presto a cercare altre cose col suo nome. Scoprii che, primo fra gli autori americani della sua generazione, aveva un punto di vista molto originale su cose come religione e sesso, ma queste cose passavano in secondo piano dietro alla sua immaginazione, e alla capacita' di creare storie avventurose ed impossibili da mettere giu' fino alla conclusione. Presto cominciai a leggere la serie del Mondo del Fiume, dove i personaggi sono tutti gli esseri umani che siano mai vissuti sulla terra, fra i quali PJF muove gente realmente esistita come Samuel Clemens e Richard Burton, perfettamente credibili in un'ambientazione tanto colossale ed ambiziosa da lasciare a bocca aperta. 
Seguii Farmer per molti anni, sempre con piacere. E conservo tuttora quei libri, anche se da allora sono riuscito a leggerli in originale. 
Ieri PJF se ne e' andato, presumibilmente per raggiungere il mondo del fiume, e risalirne il corso infinito con Clemens e gli altri. Si divertira' sicuramente. 
Mi manchera'.