Sunday 28 April 2013

Trasloco. Da Kigali a Kigali via Sidney...

E cosi, dopo sei settimane dalle dimissioni, e' arrivato il momento di lasciare questa casa/ufficio e di traslocare in un'altra casa/ufficio simile, quella dei miei nuovi datori di lavoro. Solo che questa ancora non c'e'. Quindi in albergo per qualche giorno, il vecchio Chez Lando, dove abitai l'anno scorso per qualche tempo, quando ero appena arrivato.

Certo che a posticipare sono bravissimo. Sto facendo le valige da ieri ma mi distraggo facilmente e c'e' ancora meta' della mia roba sul letto. Stanotte ho spostato tutto da un lato e ho dormito sulla meta' libera.

Devo pianificarle, queste valige. Prima due settimane di albergo, sia qui che a Gisenyi, sul lago Kivu, ad un tiro di sasso da Goma nel Congo. Giseny e' un posto sonnacchioso con qualche migliaio di abitanti all'ombra dei vulcani, mentre al di la' del confine Goma e' uno sprawl con un milione di persone e senza legge.

Il mese prossimo questi nuovi datori di lavoro mi vogliono per una decina di giorni in Kenia. Una riunione strategica interna all'organizzazione per discutere e definire la strategia contro il tracoma nei vari paesi in cui hanno progetti. 
Ci saranno Keniani, Etiopici, Ugandesi, Cinesi, Indiani, Vietnamiti e non so di dove altro, e naturalmente un gruppo nutrito di Australiani, visto che questa organizzazione per cui ora lavoro (in effetti da domani) e' basata a Sidney.

Chiaramente la riunione invece di farla in citta' hanno deciso di farla in qualche posto polveroso di provincia, sperduto nel nordovest del paese. Ci si arriva con un voletto interno fino ad una delle piste d'atterraggio sulla frontiera con il Sudan del Sud, quelle construite e mantenute per anni dalle Nazioni Unite per le operazioni nel Giuba e dintorni. Inutile dire che la prospettiva di rimanere bloccati per una settimana in qualche albergo di frontiera con le stesse trenta persone, forse qualche bar di quelli che hanno in quel paese dove il bancone del bar, il barista e le bottiglie sono completamente circondati da sbarre di ferro tipo galera e occorre fare la fila allo sportello...

Sopravviveremo.

Dopodiche' diventera' interessante: andro' a Londra per qualche giorno, poi in Sicilia a vedere gli amici per qualche altro giorno, e prima che me ne accorga il tempo sara' passato e sara' ora di andare in Australia a visitare questa organizzazione e imparare come funziona. Insomma, prima di tornare in Ruanda sara' la fine di giugno. L'idea di 30 ore di volo fino a Sidney non mi attira molto, ma sara' carino essere di nuovo in giro per qualche tempo. Sono rimasto bloccato in questo paese, carino ma backwater, per troppo tempo.

Quando finisco questa valigia, va'